Esame audiometrico a Pietrasanta a Pietrasanta

A cosa serve l’esame audiometrico?

L’esame audiometrico viene utilizzato per:

• Identificare la presenza di perdite uditive: che siano leggere o gravi, le perdite dell’udito possono influire sulla qualità della vita. Identificarle per tempo permette di adottare misure correttive.
• Valutare la salute dell’orecchio: l’esame può rilevare problemi all’orecchio medio, interno o nel nervo acustico.
• Monitorare l’udito nel tempo: soprattutto per chi è esposto a rumori forti o per chi ha superato una certa età, è utile fare controlli regolari per monitorare eventuali cambiamenti.

Come si svolge l’esame?

Durante l’esame audiometrico, l’incaricato ti farà indossare delle cuffie attraverso le quali verranno emessi suoni a diverse frequenze e intensità. Ti verrà chiesto di indicare quando senti un suono, anche se molto debole. In alcuni casi, l’esame può includere un test per valutare la capacità di capire il parlato.

Chi dovrebbe sottoporsi a un esame audiometrico?

• Adulti sopra i 50 anni: con l’avanzare dell’età, l’udito può diminuire progressivamente.
• Chi lavora in ambienti rumorosi: persone esposte a rumori forti e continui (come operai, musicisti o piloti) dovrebbero controllare regolarmente il proprio udito.
• Chi ha avuto problemi di udito o infezioni all’orecchio: se hai avuto otiti ricorrenti o altri problemi legati all’orecchio, un controllo è sempre consigliato.
• Chi nota cambiamenti nell’udito: se fai fatica a seguire le conversazioni, alzi spesso il volume della TV o ti sembra di sentire suoni attutiti, potrebbe essere il momento di fare un controllo.

I vari gradi di perdita uditiva

Avete qualche perplessità sulla vostra capacità uditiva? Non riuscite a distinguere i rumori e i suoni con chiarezza?

La prima cosa che occorre fare è una visita medica che serve per identificare il livello dell’intensità sonora percepita di entrambe le orecchie. Tale esame viene definito audiometrico.

La frequenza viene classificata in decibel e l’esame si concentra su suoni che abbiano intensità tra 10 e i 120 dB.

Ma quali sono i livelli che identificano un soggetto affetto da problemi di perdita di udito?

• Condizione normoudente: fino ai 20 dB. In questa categoria i soggetti non hanno nessun tipo di problema significativo, bensì riescono a percepire anche i suoni più leggeri.
• ipoacusia leggera: tra i 25 e i 40 dB. Si comincia ad avere qualche difficoltà nella distinzione delle voci e dei rumori in ambienti caotici
• ipoacusia moderata:  tra i 40 e i 69 dB. Concreta difficoltà nella percezione del parlato senza ausilio acustico.
• ipoacusia severa: tra i 70 e i 90 dB. Lo stato di salute comincia a essere critico, è necessario munirsi di protesi acustiche.
• Ipoacusia profonda:  dai 90 dB. In questi casi la comprensione è pressoché nulla e avviene basandosi sul contatto visivo, la lettura labbiale e/o tramite linguaggio dei segni.

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